venerdì 30 gennaio 2015

Sudare!



In questo periodo è ciò che mi sono ripromessa di fare in ogni cosa: è diventata e sta diventando sempre più una MIA regola di vita e mi farà compagnia per un pò!
Non è per niente facile fare fatica, ma trovando i giusti modi, i giusti compromessi, il giusto "stile"..quello che sembra essere un peso enorme in realtà diventa una parte del cammino da affrontare con costanza e determinazione, serenamente, qualunque cosa faccia.

SPORT
È certo e ve lo confermo, sudare nella corsa non è mai solo una questione fisica, ma anche mentale: la vera fatica nel correre è avere la costanza nel continuare a farlo!
Alzarsi presto al mattino, uscire tardi la sera, con il sole caldo, il freddo vento, la neve, l'umidità, con la stanchezza, lo stress: la quotidianità della vita è il maggior ostacolo a volte da oltrepassare! Ma credetemi, una volta in strada tutto ciò che mi sembrava all'inizio terribile, è destinato ad essere e diventare un'ottima via di fuga per rifugiarsi nel proprio personale angolino di pace.
E allora eccomi pronta per affrontare la mia prima gara di corsa di questo anno che già si preannuncia MIO.
Domenica 1 febbraio, Magenta, previsto gelo boia, numero di pettorale 734, scatto dai blocchi di partenza alle h 10.00..Stramagenta sto arrivando!

LAVORO
Sudare nel lavoro credo proprio voglia dire aver la capacità di trovare un proprio equilibrio, cercando di coltivare passioni e far nascere sempre nuovi stimoli e curiosità. Non mi permetto di dire che andare a lavorare sia facile: ovunque si trovano punti deboli e difficoltà, ma non dimentichiamoci dei nostri punti di forza e di focalizzare i nostri obiettivi. Per me andare a lavorare ora come ora è trovare un luogo stupendo, dove crescere professionalmente, ma soprattutto personalmente. Ed è ciò che mi sta permettendo di concretizzare la mia vita: non lo nascondo, siamo concreti, lavorare ti fa guadagnare soldini e ad oggi, questi soldini mi rendono immensamente felice quando spariscono totalmente dal conto per trasformarsi in mobili, elettrodomestici e pittura per le pareti della mia nuova casina che piano piano sta prendendo forma. Ovviamente il tutto reso possibile da genitori magnifici, da uno zio altrettanto meraviglioso e da "amici" preziosi di papà..GRAZIE DI CUORE A TUTTI VOI!

Queste sono le mie forze!
Questa è la vita che voglio!
..è la vita che mi sto costruendo!
..è la vita per il quale vale la pena vivere!

È IL MIO SENSO DELLA VITA!

martedì 27 gennaio 2015

Per non dimenticare!



                                        


"Ho esitato un po' prima di scrivere che "avrei dato volentieri la vita per un amico"
ma anche ora, a trent'anni di distanza, sono convinto che non si trattasse di un'esagerazione e che non solo sarei stato pronto a morire per un amico, 
ma l'avrei fatto quasi con gioia."
-Fred Uhlman - L'amico ritrovato-

Di libri durante la mia carriera scolastica ne ho letti veramente pochi, d'altronde si sa che essere obbligati a farlo porta a questo risultato. Oggi leggere è un piacere, una soluzione perfetta per rifugiarsi in un pò di relax, uno strumento per far volare in alto l'immaginazione, una risposta pronta alla mia curiosità e uno spunto per dare concretezza al mio mondo. Tuttavia un testo mi ha sempre fatto compagnia fin dalle medie, conquistando il mio interesse ed il mio cuore, "L'amico ritrovato" di Fred Uhlman.
 

Alle medie ricordo bene di come questa storia mi avesse colpita nel profondo, a tal punto da decidere di portare all'esame una tesina proprio legata alle persecuzioni naziste nei confronti degli ebrei. Ricordo che papà era andato in visita in Polonia proprio quell'anno, vivendo in prima persona e calpestando con i propri piedi quegli stessi luoghi di orrore dove avevano perso la vita migliaia di persone solo per la disgrazia di essere nate ebree. Ricordo come fosse ieri, ben nitide, le semplici foto fatte a testimonianza delle giovani vite spezzate per l'unico bisogno di affermare la supremazia del più forte sul "più debole".
 
Immagini cupe, silenziose, dalle quali si respira ancora il dolore e la sofferenza che hanno conosciuto quei luoghi: un "binario della morte", un "muro con tanti piccoli buchi", una "stanzetta soffocante" dove a fatica si riesca a stare in piedi, il "reparto cottura" con quei terribili forni, e poi ancora valigie, occhiali, protesi.....tutte mmagini che non hanno bisogno di commenti, che ancora oggi mi fanno rabbrividire, commuovere, a volte quasi facendomi sentire faccia a faccia con la morte.
 
È umano cercare speranza in questo dolore ed è forse per questo che ai tempi avevo apprezzato e continuo ancora oggi ad amare la magnifica storia di amicizia tra Konradin e Hans, due ragazzi sedicenni, divisi dalla "razza", ma legati da un sentimento profondo e ricco di valore al punto tale di arrivare a pensare dell'esser disposti a donare la vita per l'altro.
 
Il giorno della memoria deve essere un giorno da non dimenticare, pieno di preghiere e di luce; deve essere un giorno da donare all'umanitá e alle generazioni che verranno affinché MAI e poi MAI si ripeta in futuro ciò che è stato in passato; deve essere un giorno contro il quale combattere affinché nessun uomo venga privato della propria libertà di vivere. Il giorno della memoria deve essere un giorno dove ricordare di come all'uomo non serva il lavoro per essere libero, ma gli basti venire al mondo, qualunque sia la sua razza, la sua ideologia o la sua fede.

domenica 25 gennaio 2015

Mettersi all'ascolto...



Spegnere la tv, il computer, la radio e annullare ogni suono che faccia parte della nostra quotidianità a volte può regalare più di quanto ci si possa aspettare.

In queste sere mi sono messa all'ascolto della natura, impossibile non farlo, e mi sono lasciata conquistare dagli ululati del vento, tanto buono quanto cattivo.
La sua potenza fa disastri inimmaginabili, ma pulisce, rende tutto più chiaro e nitido e spazza via riportando il sereno.

Sono convinta che in ognuno di noi l'immaginazione abbia fatto il resto, anche se i veri vincitori nell'uso di fantasia non c'è dubbio siano e rimangano i bambini. 

Alcuni viaggeranno sulle ali dell'entusiasmo, fingendosi grandi capitani e condottieri pronti a salpare alla ricerca di nuove avventure, altri vivranno nel terrore nel "sentire e percepire" i passi del terribile uomo nero.

Ma quando cresci la verità è che ogni cosa tu possa immaginare è più facile sia e venga ricondotta alla vita reale che ti circonda e che più ti manca o più vorresti.

A me piace pensare che il vento riporti sulla terra i nostri cari, riavvicinandoli a noi e facendogli ritornare ad assaporare le loro vite terrestri, accanto a noi.
Mi piace pensare che il vento abbia una voce e che il nostro sentir freddo sia in realtà un modo per "colpirci al cuore", attraverso carezze tanto "gelide" quanto in realtà portatrici di calore.

domenica 18 gennaio 2015

Piccole soddisfazioni..

Più si cresce e più si capisce il vero valore di tutte quelle cose sudate e faticate, fatte per il semplice motivo che.."andavano fatte"! 

Penso soprattutto alla scuola, con una piccola premessa, legata al fatto che non ho mai avuto problemi nello studio e anzi l'ho sempre, o quasi, affrontato puntando al massimo, divertendomi ovunque grazie ad un ottimo gruppo di compagni di classe. 

Amo il mio lavoro, ogni giorno che passa sempre di più: sto imparando tantissime cose nuove, mi sta aprendo la mente a 360º e soprattutto me la sta aprendo sul mondo (e quando parlo di mondo parlo a livello internazionale!), mi sta dando e spero sempre di più mi darà grandi opportunità ed è una piacevole ed emozionante "battaglia aperta"...

  
Mai come in questi giorni potrei essere più felice dopo aver portato a casa un'immensa soddisfazione, che in un certo senso potrei definire "scolastica". Un test non "ufficiale" in inglese, fatto per testare la mia conoscenza e il mio livello nella lingua andato terribilmente meglio di quanto mi aspettassi; diciamo "ufficioso", ma nulla cambia: è pur sempre un test e ancor di più è servito a me stessa per dimostrare quanto valgo e quanto posso e voglio ancora dare...per ovviamente migliorare.

Che bello aver riprovato, più matura, consapevole e responsabile, quella stessa adrenalina pre-verifica, pre-maturità, pre-esami, pre-laurea....mi mancava!
Esercizi scritti, comprensione, lessico, grammatica, colloquio orale..il tutto per la bellezza di 1ora e mezza di durata (ed era solo "ufficioso"): lo ammetto, quanto mi fumava il cervello!
Ma come mi mancava la tensione dell'esser sotto-esame, giudicata e valutata, per poi portare a casa con immensa gioia una valutazione più che lodevole.

Studiare, conoscere, accrescere il proprio sapere: oggi penso e dico che non vorrei mai fermarmi ad imparare e anzi coglierei al volo qualsiasi esperienza mi possa permettere di scoprire il mondo e colmare le mie infinite curiosità!!!..Riaprirò i libri più di quanto non stia già facendo, e non solo!
Voglio il meglio per me stessa e solo dando più del massimo potrò raggiungerlo!

E pensare che a scuola pensiero comune era che tutto servisse a poco o nulla nella vita!
Ma come si dice.."sbagliando si impara"!

mercoledì 7 gennaio 2015

"Je suis Charlie"



«Non ho paura delle rappresaglie.
Non ho figli, non ho una moglie, non ho un’auto, non ho debiti.
Forse potrà suonare un po’ pomposo,
ma preferisco morire in piedi che vivere in ginocchio»
-Charb-

Stéphane Charbonnier, noto come Charb, era il direttore del settimanale satirico francese Charlie Hebdo: è morto questa mattina a 47 anni insieme ad altri 11 vite innocenti, durante l'attacco di alcuni uomini armati alla sede del giornale, a Parigi.

SILENCE

RESPECT

ONLY PRAY
 

lunedì 5 gennaio 2015

Buoni propositi



Tra la fine e l'inizio di un anno c'è per tutti un momento dove fermarsi, riflettere e mettersi a fare i conti con quello che è stato e quello che sarà.
Stasera tocca a me. Tiro le somme del 2014 e affido il mondo al 2015.
 
2014.
Iniziato in modo molto impegnativo, difficile, lungo e vissuto nell'attesa, a volte e troppo spesso ha visto trionfare in me attimi di nervosismo, che hanno reso tutto un pò più complicato.
Spesso ho avuto paura dell'aver fatto scelte sbagliate, dell'aver deluso me stessa e le persone che mi sono accanto quotidianamente. Mi è capitato dell'aver avuto la convinzione di aver fallito, del sentirmi tale perché non realizzata in tanti attimi di debolezza.
Poi la pazienza è stata in parte premiata e come in un puzzle tutto ha cominciato a prendere forma pian piano..o quasi!
Non rinnego niente, non ho rimorsi, non ho rimpianti...
Nella vita sarebbe bello poter prendere sempre un ascensore, ma quante volte ci lasciano a piedi e bisogna poi muoversi sempre e comunque con le scale?!

2015.
Mi ci sono buttata, mi sto buttando e mi ci butterò fin da subito a capofitto e affiderò sogni e speranze e desideri lottando e affrontando tutti gli sforzi necessari per la loro realizzazione.
Sul lavoro continuerò a dare il massimo e più del massimo con umiltà, per giorno dopo giorno poter dimostrare nel concreto quanto valgo: se c'è una cosa che MAI vorrei smettere di fare è proprio imparare! Apprendere cose nuove ti dá continui stimoli e ti fa intraprendere quotidianamente "sfide" che ti mettono in gioco, ti fanno crescere, ma ti portano anche ad ottenere piccole e grandi soddisfazioni. Ed è una sensazione meravigliosa sentirsi realizzata!
Un pò più nel personale, realizzerò finalmente uno tra i sogni che aveva mia nonna Gianna e che tanto aspetto anch'io di portare a termine: ormai manca poco e la casetta sarà pronta...vedessi com'è bella nonna!!! È stata lunga e ancora un pò ci vorrà, ma poi..diciamo che mamma avrà più spazio a disposizione per dire di non averne in realtà abbastanza. Indipendenza. Che Dio me la mandi buona!
Nuove gare di corsa si sommeranno a quelle che ormai fanno parte del "mio calendario": tanto duro allenamento e fatica verranno degnamente ricompensati con un semplice ma denso "ce l'ho fatta" ogni traguardo superato.

Per tutto il resto la vita è una e va vissuta mi è sempre stato detto, le occasioni vanno prese e colte al volo se non si vuole volino via..o si smarriscano e perdano d'importanza strada facendo.