lunedì 30 giugno 2014

Il piacere dell'armonia, un valore di vita.

                                    

"Ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l'armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un'orchestra che prova la stessa sinfonia. E se hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin, o lo scacciapensieri che fa soltanto bloing bloing, la cosa importante è che lo facciano al momento giusto, il meglio possibile, che diventino un ottimo triangolo, un impeccabile scacciapensieri e che siano fieri della qualità che il loro contributo conferisce all'insieme. Siccome il piacere dell'armonia li fa progredire tutti, alla fine anche il piccolo triangolo conoscerà la musica, forse non in maniera brillante come il primo violino, ma conoscerà la stessa musica."
- Danielc Pennac-Diario di scuola -

Spesso gli altri o noi stessi pretendiamo di dover eccellere in tutto, ma a meno che non si abbiano dei poteri soprannaturali, stento a credere che tutti sappiano fare tutto al meglio: ognuno di noi ha una debolezza e ognuno di noi può essere più o meno bravo, o più o meno furbo, a nasconderla!
A me piacerebbe però, nel mondo in cui vivo, che passi il messaggio che pur dando il massimo, non sempre è possibile arrivare primi per merito e bravura, ma lo si può comunque fare per impegno, dedizione e costanza, dimostrata nel raggiungimento di un obiettivo. 
È ovvio che tutti debbano fare del proprio meglio e dare il 100% per migliorarsi e arrivare a realizzare, al pari della perfezione, ciò che si considera la propria strada, ma credo sia importante anche sapere, capire e comprendere che non sempre il cantante solista diventa famoso se non c'è alle proprie spalle un'orchestra che lo valorizza e ne fa risaltare la voce.

lunedì 23 giugno 2014

Macugnaga, Lago delle Locce: pace per l'anima.

Quand'ero piccola ogni scusa era buona per non fare una passeggiata in montagna, anche la più semplice: trascorrere una giornata "alla Heidi" con la mia famiglia era un trauma.
Con l'oratorio non è che sia diventata proprio una montagnina, ma diciamo che l'ottima compagnia degli amici mi ha fatto ben sopportare tutte le gite fatte e il panorama, non lo nascondo, ha sempre ben ricompensato la fatica provata per arrivare a vette, croci, rifugi, laghetti, fortini e qualsiasi altro obiettivo si trovasse alla fine del nostro camminare.
Negli ultimi anni il mio andare in montagna si è limitato a giornate passate in famiglia a Macugnaga, in Val Formazza o sui monti svizzeri e seppur spesso capiti di finire negli stessi luoghi, non c'è come esser lontano dalla vita di città e ritrovarsi dispersi nella natura per stare bene, rubando quell'energia che solo l'aria pura e fresca della montagna sa dare.

Ieri, per l'appunto, Guffanti's Family ha sfidato le previsioni meteo andando a Macugnaga e nonostante una piccola e breve prova di penitenza composta da acqua e vento, il sole ci ha lasciato godere le splendide scenografie che la montagna ha costruito in secoli e secoli di paziente e duro lavoro. 
Io e papà una volta percorsa la strada che porta al Rifugio Zamboni non ci siamo accontentati e ci siamo letteralmente arrampicati come stambecchi per raggiungere il vicino Lago delle Locce: arrampicati perché non è così semplice la gestione dei percorsi sulle rocce e una persona i piedi li mette dove riesce e può.

Impossibile descrivere l'atmosfera di totale libertà che abbiamo respirato una volta che ci siamo trovati di fronte tutto questo...

Foto di Mariachiara Guffanti

Eravamo noi e le montagne...più due simpatiche marmotte incuriosite dalla nostra presenza!

Difficile descrivere ciò che Dio ha creato con così tanta perfezione.
Impossibile non provare stupore di fronte all'imponenza e alle bellezze della natura.
Impressionante come così tanto silenzio sia capace di riempire il cuore.

È vero che le montagne sono sempre le stesse, ma la metafora che nasconde lo scalarle è in continua trasformazione e non c'è emozione più grande che viverle e farlo fin dal profondo dell'anima.

La grande bellezza mi cattura,
ma quella bellezza che è ancora più grande mi libera.
-Kahlil Gibran-

domenica 15 giugno 2014

Infinite voci per un urlo unanime: FORZA ITALIA!

                                   

Ho imparato che se dovessi scegliere una parola per descrivere il paese in cui abito, beh, senza ombra di dubbio userei la parola "sport", ma ancor di più la parola "nazionale".
Quando gioca la Nostra Italia le città si fermano, non esistono differenze tra culture, i problemi vengono soffocati, tutto si tinge uniformemente di azzurro e si alza a gran voce un unico grande tifo dal coro unanime di FORZA ITALIA!

Per 90 minuti non importa in quale orientamento politico riporre fiducia per il proprio Paese, in quale dio credere e sperare per un futuro migliore, in quali colori di maglia appassionarsi per la vittoria dello scudetto, ma soprattutto non interessa a nessuno se vicino a te ci sia un amico, un conoscente o un semplice tifoso.
Per 90 minuti la vita si "freezza" e anche la persona più disinteressata diventa telecronista della partita con la "P" maiuscola.
Per 90 minuti esistono solo "dagliela, dagliela", "noooooooo", "sulla destra, è libero", "metti il cross", "ma va a cagare, sempre i soliti giochetti!" e chi più ne ha più ne metta..tutti in attesa dell'urlo liberatorio più bello che una semplice partita possa far pronunciare all'unisono..GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOL!

Questa è la faccia dell'Italia che mi piace, il credere che esista un qualcosa che ci faccia TUTTI appartenere per 90 minuti alla stessa patria, per cui vale la pena vivere, lottare e tifare!

FORZA ITALIA...FORZA AZZURRI

domenica 8 giugno 2014

Liga, cantante "senza tempo"





Foto di Mariachiara Guffanti

LOCATION: Stadio San Siro
EVENT: Mondovisione Tour
GUEST STAR: Ligabue, Poggipollini e la sua band

Una triade esplosiva che ha reso la serata che mi sono regalata per il mio compleanno, l'ormai lontano scorso novembre, veramente emozionante ed indimenticabile. Un luogo "importante", un album che non appena ho ascoltato la prima volta ho fatto mio, un cantante anzi un Cantautore italiano con la "C" maiuscola che ha organizzato e regalato ai suoi fan uno spettacolo veramente pieno di emozioni forti e dal significato profondo.
Si è cantato, si è urlato, si è ballato e si è saltato fino a perder la voce o forse proprio con l'obiettivo di perder la voce.
Canzoni che hanno fatto la storia, canzoni nuove del quale è stato così facile innamorarsi fin dal primo ascolto, parole d'amore e di forte critica per quest'Italia sempre più in crisi...che personalmente mi hanno rapita, come hanno rapito persone di qualsiasi età e arrivate da ogni parte d'Italia. 
Un concerto ben studiato nei minimi dettagli, con giochi di luce ed effetti scenografici semplici, ma molto efficaci ed elettrizzanti.

Personalmente quand'ero piccola ammetto che le canzoni di Ligabue le cantavo perché orecchiabili e perché facile ricordarne a memoria le parole, senza dar importanza al significato, ma crescendo ho cominciato a comprendere come va il mondo e quell'insieme di lettere e di vocali così perfettamente in armonia con musica e suoni sono diventate splendide espressioni e l'esatto specchio della vita mia e di quella di molti altri ancora.

Una dedica alla propria famiglia, uno stimolo a credere nei propri sogni, una forte accusa al mondo "marcio", la vittoria dell'amore sul potere e quanti altri valori sono racchiusi in semplici e familiari parole trasmesse però in "mondovisione".

GRAZIE LIGA!
NON AVREI POTUTO DESIDERARE REGALO MIGLIORE PER IL MIO COMPLEANNO!

7 giugno 2014, Mondovisione Tour
..quando si dice "l'attesa premia"..

...PER SEMPRE...

venerdì 6 giugno 2014

Che fantastica storia è la vita...



È difficile trasmettere ai più giovincelli una passione, ma ancor di più è fargli capire che tutto ciò che fanno adesso a scuola, un domani, potrà tornargli utile.
Forse non sempre serviranno in sè le informazioni studiate, ma ogni materia ti avrà dato un'impostazione, ti avrà aiutato a crescere con una tua idea della vita e sarà stato tutto importante per saper scegliere un lavoro da intraprendere o una strada da percorrere...per affrontare le famose scelte!

Io mi sono diplomata al liceo scientifico e laureata in Scienze della Comunicazione e ancora oggi la domanda che si fanno i ragazzi è "a cosa serve il latino?"..oppure.."a cosa serve sapere come si risolve un'equazione piuttosto che i problemi di geometria analitica?".....ebbene, a parte chi deciderà di fare un lavoro inerente queste materie la risposta più ovvia e scontata potrebbe essere che non serviranno a nulla, eppure oggi è proprio grazie a queste "materie inutili" che ho portato a casa un'immensa soddisfazione "dai miei ragazzi"!

Con loro ho affrontato ore interminabili di matematica, inglese, latino, diritto, fisica, chimica, francese e chi più ne ha più ne metta; con loro ho riso, cercando di alleggerire le difficoltà al quale di volta in volta si andava incontro; con loro ho provato a "diventare amica" e una persona sulla quale poter contare per togliersi dubbi e perplessità, ma facendolo con il sorriso; con loro ho faticato "nell'ombra", perché io stessa ho studiato per dare il meglio e il massimo e per poter avere risposte per ogni loro domanda; con loro sono tornata indietro negli anni, mi sono messa sui loro stessi livelli, ma con una consapevolezza nuova e qualche anno in più sulle spalle ad aiutarmi, attraverso un insegnamento che non si impara da nessun professore, ma si conquista...l'esperienza.

Intuire la felicità in un SMS per aver conquistato un 7, leggere la gioia dagli occhi per aver ottenuto un 8 e aver ridato fiducia a chi l'aveva un pò persa per strada grazie ad un 7 e mezzo..beh, per me tutto questo non ha prezzo!

Un lungo anno scolastico, tre strade diverse, ma un traguardo comune centrato alla grande nel quale io ho sempre creduto fin dall'inizio!..meno male che ad addolcire la vita ci sono queste piccole, ma grandi soddisfazioni!