domenica 29 settembre 2013

5000 anni ante Christum Natum..e non sentirli!!!


"Se veramente volete mirare lo spirito della morte,
spalancatevi il cuore al corpo della vita.
Poichè vita e morte sono un tutt'uno, come lo sono il fiume ed il mare."

-Kahlil Gibran - Il Profeta-


Non ho mai amato storia a scuola, o forse sarebbe meglio considerarla già politica: l'ho sempre odiata con piena consapevolezza e convinzione, tuttavia mi sono sempre lasciata affascinare dal mondo egizio e dai suoi costumi, dalle sue leggi e dalle sue tradizioni.
E sono rimasta senza parole ieri quando per la prima volta al Museo Egizio di Torino, mi sono trovata avvolta e coinvolta da una civiltà che ho sempre apprezzato e stimato per il suo modo di stare al mondo. Gli egizi: uomini come noi, intelligenti, furbi, con alto senso di dovere e sacrificio, grande fede nel loro culto religioso e con la capacità di trasformare in vere e proprie opere d'arte ciò che la natura offre. Sciocchi disegnini, strani inchiostri colorati e pagine di papiro usati per scrivere interminabili pergamene dai segreti impensabili ai nostri occhi, ma secondo logiche ben studiate, pianificate ed architettate con enorme intelligenza e sapere. Con estremo rispetto e devozione nei confronti delle divinità e di quel mondo dell'Aldilà che tanto fa paura a noi essere umani del nuovo millennio, tutta la loro civiltà è impregnata di un fascino che porta al suo interno quel non so che di magico, che tanto magico in realtà non è, se non una perfetta, minuziosa ed impeccabile organizzazione della vita.

..Hai capito gli egizi?..Persone tanto semplici, quanto difficili e complicate!..

E oggi è pazzesco pensarci e pensare a come tra 6000 e 5000 anni prima della nascita di Cristo possano esser esistiti popoli che siano stati in grado di abbattere quel sottile confine tra la Vita e la Morte, che abbiano trovato la scappatoia per rendersi immortali nel tempo e dei quali siamo stati, siamo e saremo per sempre testimoni.

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